Tempo avverso in Italia – Cosa si poteva fare?
La primavera e l’estate 2023 è stata costernata da eventi meteorologici avversi ed estremi.
- 2 maggio / 5 giugno – alluvione Emilia Romagna;
- Luglio – nubifragi e grandinate nel nord Italia;
- Luglio – ondate di caldo estremo nel sud Italia;
Sono i 3 principali eventi climatici, ad oggi, che hanno caratterizzato questo periodo di “bella stagione” (se così la si può definire) della nostra penisola.
Senza voler entrare in faccende politiche che esulano dalle argomentazioni trattate in questo blog, sappiamo bene che non esiste una infrastruttura sociale che sia immune al 100% da questi eventi estremi.
Non esiste una copertura a 360° che ci protegga senza rischio di danni contro chicchi di grandine grandi 10 cm e oltre.
Quindi si rimane preda di queste sciagure?
La risposta è un categorico NO; qui entra in azione il concetto di prevenzione e analisi che contraddistingue la mentalità prepper.
Rischio grandine e tromba d’aria
In primis si può cominciare con il consultare i siti istituzionali:
- Protezione Civile della propria regione,
- il sito dei Vigili del Fuoco,
- il sito della protezione civile Io Non Rischio
- ed anche il qui presente blog dell’Associazione Italiana Prepper, con il quale si cerca di raccogliere in un unico calderone notizie, guide e news sul mondo della prevenzione.
Un esempio sono gli articoli sugli uragani e le alluvioni.
Occorre poi acquisire delle consuetudini o, per meglio dire, buone abitudini come ad esempio consultare più bollettini meteo (esempio al mattino c’è l’abitudine di giocherellare con lo smartphone mentre si espletano i bisogni fisiologici) invece di visitare senza uno scopo vero i soliti social alla ricerca di chissà cosa.
Il consultare più piattaforme meteo consente di avere diversi punti di vista e poter fare una media delle previsioni, questo perché i servizi meteo sono privati o semi istituzionali e acquisiscono i dati meteo dal Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare per poi elaborare le proprie previsioni.
In seconda istanza occorre fare una pianificazione su ciò che è necessario fare in queste situazioni. Prendere visione dei piani di emergenza comunali e redigere un proprio piano di emergenza familiare (qui può tornare utile il piano di emergenza realizzato dai membri dell’A..I..P. presente sul cloud riservato).
Rischio ondate di calore
Occorre, quindi, prendere coscienza che essere previdenti non è sinonimo di ansia anzi il contrario si è molto più tranquilli, non è saggio uscire di casa nelle ore critiche (tarda mattinata e primo pomeriggio) quando la temperatura supera i 35° reali, e bisogna abbandonare i soliti discorsi e preconcetti del tipo:
- Sono in vacanza non mi va di stare chiuso in casa
- Sto al mare e sto più fresco (niente di più sbagliato)
- Vado a fare una passeggiata per rinfrescarmi
- Una birra è quello che ci vuole per questo caldo
- eccetera…
Questi esempi sono di quanto più sbagliato si possa fare poiché si espone il proprio corpo a temperature troppo elevate che possono causare ustioni di 1° e tal volta anche di 2°, accelerare il processo di disidratazione e non per ultimo causare colpi di calore anche mortali.
Anche qui valgono gli stessi discorsi della situazione inversa precedentemente menzionata.
Analisi preventiva in primis, poi messa in opera di eventuali contromisure adeguate, magari avendo con se un cappello a tesa larga in modo da coprire sia la testa che la nuca, avere con se una borraccia ter.
Cos’altro si può fare?
Fare una adeguata pianificazione non consiste solo nell’acquisizione delle informazioni necessarie, ma ,come si evince anche sul piano di emergenza, anche nella messa in opera di eventuali strumenti e materiali che consentano di superare indenni l’emergenza.
Qui arrivano in aiuto dei precedenti articoli scritti su questo blog, come ad esempio:
Ovviamente i sopra citati articoli sono da intendersi come linee guida da modellare a piacimento secondo le proprie esigenze.
Forma Mentis
La cosa fondamentale è abbandonare il peggiore dei preconcetti ossia “Ma così vivi con l’ansia…” o “ma così vivi male…”.
Una frase del filosofo Lucio Anneo Seneca racchiude il concetto sopra esposto ed è:
“Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all’ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla.“
Cosa si vuole esprimere con questo concetto?
Si vuole esprimere la totale ignavia di chi NON fa tesoro degli eventi passati soprattutto quelli più disastrosi, considerando che “SE E’ SUCCESSO IN PASSATO; PUO’ TRANQUILLAMENTE RIACCADERE”, ma ancor peggio esorcizzando il presente non pensando a quello che potrebbe accadere nel futuro.
In questo modo si è convinti che ci si piò godere la vita in totale relax (e qui torna il discorso della favola di Esopo della cicala e della formica) ma in realtà è l’origine vera dell’ansia.
Nel prepping invece questo non accade.
Coloro che abbracciano questa disciplina mettono in atto una serie di contromisure nel presente, in relazione agli eventi del passato, a finché non ci si trovi sprovveduti nel futuro e si riesce ad instaurare una certa serenità essendo consapevoli di aver fatto qualcosa per evitare il peggio.
E qui c’è da consigliare una pagina degna di nota per i suoi contenuti, Edge of Liberty, la quale pubblica post di notevole spessore.